Il mio intervento all’assemblea dei soci di Acquedotto lucano
“Quando la politica per anni non decide arriva un momento in cui bisogna farlo. Perché la palude che ha portato il presidente De Filippo a dimettersi, oltre alla vicenda rimborsopoli come goccia che ha fatto traboccare il vaso e alle responsabilità di ciascuno di noi, ci consegna esattamente l’incapacità della politica a districarsi e risolvere le tante questioni alle quali era necessario dare una risposta in maniera definitiva, decisiva e risolutiva”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Marcello Pittella, nel suo intervento all’assemblea dei soci di Acquedotto Lucano.
“A fronte di questo è accaduto quello che sappiamo. Io mi assumo una parte di responsabilità ma non ho alcuna intenzione di rimanere impaludato, costi quel che costi. Questa è la missione che mi è stata affidata e questa è la missione che porterò avanti. In passato abbiamo detto molti sì sui quali si attende ancora una evoluzione. La Regione si è fatta carico anche di impegni che forse non poteva sostenere. Dobbiamo quindi onorare e rispettare gli impegni assunti e capire quali altri ne potremo assumere per il futuro, ma prima di dire nuovi sì studierò e ci penserò 100 mila volte perché questa condizione determinata ci mette in una grave e precaria situazione economico-finanziaria come Regione, non solo come Acquedotto Lucano, e non solo per il patto di stabilità che per una buona metà è saltato, ed è stato assorbito. Se non riusciremo ad avere risposte su scala non regionale, ma nazionale ed europea saremo al collasso: o non faremo nulla, non programmeremo, o assisteremo alla moria del tessuto produttivo. La Regione dovrà onorare gli impegni relativi al 2013-2014-2015 e lo faremo con gli atti di Giunta e con il Bilancio regionale. Ma dovremmo anche occuparci del tema politico del governo delle risorse idriche, e quindi dei Consorzi che così come sono non servono e per i quali ho chiesto al dirigente generale e all’assessore all’Agricoltura di predisporre la delibera, immediata, di commissariamento unico”.
Pittella ha chiesto in proposito ai sindaci, sulla strada intrapresa, il sostegno, i suggerimenti, gli stimoli, il gioco di squadra a prescindere dalle colorazioni politiche.
“Penso – ha continuato – che sia necessario andare avanti con lo schema di realizzazione degli adduttori e distribuzione e che sia altrettanto necessario continuare a tenere aperto un tavolo operativo interdipartimentale con Regione, Al, Ato perché dobbiamo fare più operazioni soprattutto in tema di sicurezza ambientale, della tutela della salute e dell’alimentazione”.
Il presidente della Regione ha sottolineato, però, che bisogna puntare all’abbattimento dei costi di gestione e il tavolo dovrà discutere di funzioni e governance di Acquedotto Lucano annunciando la sua propensione per una gestione con l’amministratore unico.
“Bisogna dare l’esempio che i cittadini si attendono anche in tema di retribuzioni e di risparmi per recuperarne la fiducia”. In proposito Pittella ha ammonito i Comuni: “Devono pagare tutti, non usare sotterfugi. Io su questo non faccio sconti a nessuno”.
Pittella ha ribadito, inoltre, la sua volontà di intervenire complessivamente sul tema della risorsa idrica chiamando in proposito al dialogo e all’assunzione di responsabilità le Regioni Puglia, Campania e Calabria sui rispettivi debiti da onorare e sul futuro dell’Eipli in particolare.
“Così – ha concluso – possiamo puntare a garantire la ripresa della nostra regione. Di criticità ne abbiamo in ogni ambito. Sul tavolo del Presidente c’è una bomba che è la regione. Non possiamo vivere di sola emergenza ma anche di programmazione e per questo chiedo a tutti i protagonisti, a cominciare dai sindaci e dai Comuni, di produrre uno sforzo comune per guardare positivamente verso il futuro”.