Andiamo a votare
“Mi stanno antipatici quelli che dicono che non vanno a votare perché non hanno tempo o perché tanto sono tutti uguali.” (Moretti)
Mi rivolgo ancora a te, lucano contro, a te che dissenti, a te che non voti tanto…
Tanto sei tranquillo che tutto andrà bene lo stesso.
Tanto cosa cambia, per un voto in meno, chi se ne accorge?
Troppo comodo mettersi la maschera del signor nessuno, che rimane a casa, a fare l’osservatore non votante, dal divano.
Troppo comodo scegliere il partito dell’indifferenza, decidere che tanto, qualcuno sarà eletto lo stesso e poi si sale sul carro di chi vince la partita comunque, perché è sempre meglio stare da quella parte, pur non avendo partecipato.
Magari, oggi hai deciso di passare dal voto di protesta al non voto perché niente di quello che ti avevano promesso si è poi verificato.
La tua astensione è l’inizio della fine della democrazia. È scegliere di non scegliere. È far scegliere ad altri per poi continuare a lamentartene, fino al prossimo giro. È dissentire, ma senza metterci la voce e la faccia.
Ogni chiamata alle urne può cambiare l’assetto sociale e politico della terra in cui vivi. Il 22 settembre io ne ho avuto la certezza.
Chi si sottrae al diritto/dovere di voto sbaglia. Non ha compreso che la democrazia è la somma delle scelte di ognuno.
Vuoi inchiodare la politica ai suoi errori?
Vai a votare!
Vuoi vincolare i candidati a rispettare i programmi?
Vai a votare! Scegli tu chi.
Vuoi vedere all’opera persone competenti che provano a risolvere il problemi della gente?
Vai a votare!
Vuoi che il tuo dissenso sia ascoltato?
Vai a votare! Dagli parola.
Tutti possono influire con la propria azione su questa posta in gioco importante che è il futuro di questa regione.
Scommetti, scegli, vota.
Vai a votare, non importa chi, ma vai a votare.
La democrazia è partecipazione.
Gli esiti di una competizione elettorale non sono mai scontati.
Serve il contributo di ognuno.
Moltiplichiamo gli sforzi, moltiplichiamo i contatti, convinciamo insieme amici, parenti, conoscenti che la rivoluzione democratica non è solo uno slogan ma riguarda ogni cittadino, anche quelli che non se ne interessano ma, se ci riusciamo, ne beneficeranno.
Decidi da che parte stare, informati sui candidati, sono tutti presenti in rete, oggi non puoi più dire “non so nemmeno chi sono”.
Valutane il programma, l’impegno, la competenza, l’esperienza e la passione per la cosa pubblica.
Fai pure paragoni, esprimi la tua opinione se ne conosci la storia, giudicali.
Non sono tutti uguali.
Tu scegli liberamente chi ti rappresenta e chi governerà la tua Basilicata.
Anche senza il tuo voto, qualcuno verrà eletto e governerà.
Non è meglio che lo decidi, democraticamente, anche tu?