Il tempo delle donne
Il mio programma per migliorare la condizione di genere ho voluto chiamarlo “Il Tempo delle Donne”.
L’ho fatto senza quella retorica che vede nella donna un soggetto da incoraggiare. Non ce n’è bisogno. Le donne, da millenni, gestiscono famiglie pur nelle condizioni più difficili. Sanno lavorare, fare carriera, farsi eleggere e stare in team.
Non possiamo dire alle donne come “farcela”.
Dobbiamo semplicemente metterle nella condizione di poterlo fare.
Il Tempo delle Donne è un programma semplificato per la nascita di asili familiari, come nelle migliori esperienze nordeuropee, ed accogliere così più di 500 bambini.
Il Tempo delle Donne è una legge regionale contro gli abusi perpetrati a loro danno che stabilizzi i centri antiviolenza, facendone presidio contro un fenomeno che mina la dignità umana.
Il Tempo delle Donne è un servizio di accompagnamento per il rientro al lavoro dopo assenze prolungate per gravidanza ed allattamento.
Il Tempo delle Donne è l’istituzione di una “Rete delle Elette” che le avvicini, con l’obiettivo di lavorare in rete e scambiarsi buone prassi.
In politica occorrono donne, per quelle capacità di saper leggere il reale, di cercare soluzioni, di mediare, di innovare. Occorrono le sensibilità e le esperienze di donne, mogli, madri, professioniste.
Abbiamo provato anche ora a coinvolgere molte più donne nella composizione delle nostre liste. Non è stato facile.
Il diniego di molte di loro, ci dice che dobbiamo lavorare per rendere meno sofferta questa scelta. Non basta istituire la doppia preferenza di genere, pure tra le mie priorità, ma dobbiamo favorire un cambio di mentalità fin dall’infanzia.
Perchè non potrà essere #rivoluzionedemocratica senza#rivoluzionedigenere