La mia lettera al Ministro Martina

Gentile Ministro,

come senz’altro è a Sua conoscenza, il prossimo 30 settembre 2014 scadrà l’ennesima proroga concessa, da sei anni a questa parte, alla gestione commissariale Eipli, senza che nel frattempo sia stato portato a termine il mandato a suo tempo assegnato di risanare economicamente l’Ente, facendo fronte alla gran mole dei debiti accumulatasi nei lustri precedenti.

In assenza di un provvedimento specifico che assegni possibilmente ad un nuovo management l’incarico sinora disatteso, si porranno problemi di grande rilevanza in ordine alla gestione degli invasi e dei corpi idrici di competenza dell’Eipli, che, come noto, assicurano l’approvvigionamento idrico ad uso plurimo per un vasto territorio dell’Italia Meridionale, e segnatamente in Puglia, Campania e la Calabria settentrionale, con le ricadute in termini di disservizio che è facile immaginare.

Ma, soprattutto, ove mai non venissero congelati con una normativa ad hoc, così come è avvenuto sinora, i pignoramenti avviati da molti creditori, la liquidità dell’Eipli potrebbe essere bloccata presso l’Istituto tesoriere da una serie di provvedimenti giudiziari, impedendo così all’Ente di fare fronte alle attività ordinarie, a partire dal pagamento degli emolumenti ai propri dipendenti.

In un momento difficile, come quello che stiamo attraverso sul piano economico, sarebbe un colpo durissimo per la tenuta sociale delle nostre comunità.

Mi permetto inoltro di rammentare che a breve verrà a scadenza anche il programma quadro sull’acqua a suo tempo sottoscritto tra Regione Basilicata, Regione Puglia e Governo, con il quale, a suo tempo, è stato disciplinato nel dettaglio ogni rapporto in merito alla gestione della risorsa idrica accumulata sui territori della Basilicata e vettoriata nella vicina Puglia, ivi compreso la definizione del prezzo all’ingrosso dell’acqua distribuita ai macro-clienti (pubblici e/o privati) da Eipli. Questione, anche questa, delicatissima per i riflessi economici e sociali connessi alla definizione, prima, e al pagamento, poi, della tariffa da parte di Acquedotto Pugliese, Acquedotto Lucano, Ilva di Taranto e così via.

Nel chiederLe, pertanto, di fissare un appuntamento urgente che mi consenta, possibilmente prima del 30 settembre prossimo, di approfondire a voce i vari temi appena accennati, resto in attesa di un Suo cortese cenno di riscontro e La prego di accettare, con i sensi della mia stima, i saluti più cordiali.

Marcello Pittella