#LaBellaStagione: la conferenza stampa del Presidente Pittella

Rispondendo alle domande dei direttori delle testate giornalistiche regionali, nonché alcuni quesiti giunti direttamente dalla rete, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha affrontato ieri sera nel corso di una conferenza stampa a Trecchina questioni legate alla vita amministrativa dell’ente, parlando di ambiente, gestione delle risorse, strategie, governance e politica, con particolare riferimento alla situazione nazionale e regionale del Partito democratico.
“Sono preoccupato per i dati Svimez sul Mezzogiorno – ha esordito Pittella – contesto l’approccio con il quale la Svimez ci consegna alcune criticità. I segnali di ripresa, ovviamente ci sono più a nord perché c’è un substrato e una precondizione favorevole. Nel Mezzogiorno però, c’è una regione piccola come la nostra, ma grande sul piano orografico, che a dispetto delle altre regioni recupera numeri positivi. Abbiamo imboccato la strada giusta. A mio avviso serve un approccio che faccia vedere un bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto. Serve positività e una politica del fare che deve animare tutti noi nella fase più difficile dell’Italia nell’era repubblicana. Serve cooperazione interregionale. É questo il senso dell’incontro che ho avuto Renzi nella direzione nazionale Pd dell’altro giorno”.
Circa un eventuale rimpasto nella giunta regionale il governatore ha detto “non sono uno da manuale Cencelli, lo conosco e l’ho anche praticato. Il tema di oggi é che interpreto il ruolo in una fase diversa. Non mi sembra di aver mai dato segnali di flessione rispetto a ritualità che ormai sono passate. Gli assessori tecnici – ha precisato – mi hanno messo a disposizione il loro mandato. Loro sono venuti qui, da me scelti, perché la politica non riusciva a trovare la quadra. Hanno messo il loro mandato nelle miei mani. Penso che se un giorno si dovrà cambiare, la giunta debba essere inclusiva e tenere insieme tutte le sensibilità presenti in Consiglio regionale. Cose impossibili però, nessuno deve chiedermene. Ovvio che devono essere fatte salve le prerogative del presidente. Quanto all’ingresso di Braia, questi é un valore aggiunto per capacità e esperienza, ma anche il lavoro del suo predecessore, Ottati é stato necessario”.
Poi il Pd. “É in grande difficoltà. Non trova la quadra facilmente. Dobbiamo essere bravi ad intercettare una fase di equilibrio che non deve essere una fase di mediazione eterna, verso la quale sono idiosincratico. É una cosa che non mi appartiene. Ed ancora “se ci sarà una scissione sarà nazionale. Abbiamo in Basilicata due visioni diverse di partito, o stiamo alle regole in cui la minoranza riconosce una maggioranza, altrimenti bisogna essere consequenziali. La cultura dalemiana la rispetto, ma ormai é fuori contesto”.
Poi il tema Infrstrutture. “Il ministro Delrio – ha detto il governatore lucano – amministratore straordinario, direi un ‘sindaco – ministro’, mi ha rassicurato insieme a Renzi sul fatto che prima della Legge di stabilità andranno individuati gli investimenti strategici che vanno fatti al Sud e in Basilicata. Ritengo sia un controsenso che l’alta velocità su ferro si fermi a Salerno. Deve arrivare a Reggio Calabria. D’intesa con le regioni e il governo, il risultato é assicurato, bisogna solo accorciare i tempi. Renzi fa una battaglia sulle somme da investire che possono andare fuori dal Patto di stabilità. Congiuntura più favorevole rispetto al passato. Intanto domani (oggi, ndr) incontro l’Anas per la Matera Ferrandina e la Potenza Melfi. Negli ultimi dieci anni abbiamo avuto le Regioni non hanno dialogato tra loro. Per individualismi sfrenati si é pensato che governando il proprio periodo si potesse utilizzare i fondi strutturali e uscire dalla crisi. Da assessore alle attività produttive ho rincorso gli allora governatori di Puglia e Calabria per fare l’accordo quadro sul Porto di Taranto. Ci sono stati più fattori che in passato hanno determinato il ritardo dello sviluppo.
Oggi che non c’è più il tempo delle vacche grasse bisogna puntare su alcune opere e realizzarle.
Bisogna concertare la spesa su asset strategici. Lo dico anche ai Comuni riportando nel nostro territorio quanto come Regioni abbiamo detto al governo Renzi. Bisogna essere decisionisti. Se poi a qualcuno da’ fastidio, pazienza”.
Poi il tema della governance. “La Corte dei conti – ha spiegato ancora Pittella – ci ha detto che ci sono troppi consigli di amministrazione. Vorrei inoltre ricordare che i tre consorzi di bonifica con un unico commissario sono tutti in attivo tranne quello della Valdagri. Abbiamo rimosso il cda dì Acquedotto lucano ed ora abbiamo un amministratore unico che riduce il suo compenso portandolo al pari di un direttore generale. Abbiamo abolito Acquedotto lucano srl che si occupava nello specifico della sola progettazione. Non so neanche se nomineremo un direttore generale. Dobbiamo riorganizzare tutta la governance. Serve fare una rete idrica in cui non si sprechi più il 50 per cento della risorsa. Inoltre spediamo 18 milioni di euro per sollevare l’acqua. Serve una grande campagna sull’efficientamento energetico rivolta ai cittadini”.
Sul tema della distribuzione dei fondi ai Comuni Pittella ha detto di essere “dispiaciuto per le parole usate dal presidente dell’Anci anche perché c’è stato sempre un dialogo tra Regione e i Comuni. Non me la sono sentita di far andare in dissesto una decina di municipalità. Penso che questa maggioranza abbia fatto come mai nella storia della Regione azioni per salvare la coesione socio-politica della Basilicata. Ragion per cui rigetto al mittente le critiche di chi contesta i criteri che abbiamo adottato. Se non avessimo dato i soldi a Cersosimo e alla Provincia di Potenza, ad esempio, ci sarebbe stata tanta gente che non avrebbe preso lo stipendio e avremmo messo a repentaglio tanti posti di lavoro. Circa la legge sullo spettacolo é piaciuta al ministro Franceschini. Mancava da vent’anni”.
Poi il tema ambiente. “Una cosa – ha puntualizzato il governatore – é lo ‘Sblocca Italia’ e una cosa sono le trivelle off shore in mare verso cui sono fermamente contrario senza se e senza ma.
L’ho già detto in campagna elettorale per le primarie. Se c’è sullo sfondo un referendum, ben venga. Non ho impugnato così come altre Regioni lo ‘Sblocca Italia’ perché ho preferito il dialogo con il governo. Quanto alle estrazioni petrolifere in terra, – ha continuato Pittella – oltre i 154 mila barili, previsti da accordi sottoscritti in precedenza, dico che non può esserci più sostenibilità per il nostro territorio, ma dopo quindici anni grazie ad una quota dell’Ires, che ci sarà riconosciuta , posso dire che abbiamo chiesto e ottenuto. Ho detto in direzione nazionale Pd che bisogna indirizzare le risorse sulle rinnovabili e non sul fossile. Questa la mia posizione. Contro di me c’è una campagna animata ad arte dagli oppositori”.
Sul versante sanità, rispondendo ad una specifica domanda Pittella ha detto “quanto all’ospedale unico del lagonegrese, finché non si concludono tutti i procedimenti io non può iniziare. Altrimenti si genera una incompiuta. L’ospedale unico per acuti si farà secondo le regole. Andrò a tagliare il nastro quando incominciando, si é certi che si finisce”.
Infine ad una specifica domanda rivoltagli dalla rete, Pittella ha affermato che “molti giovani potrebbero fare l’universita in Basilicata. Noi portiamo fuori 16 milioni di euro all’anno con studenti da mantenere fuori sede, anche per iscriversi a facoltà che sono presenti nell’ateneo lucano. Comunque posso dire che abbiamo avuto incremento occupazionale grazie a turismo e alle start up. Dobbiamo creare le condizioni ai giovani che studiano fuori affinché possano ritornare. Per ripartire – ha concluso – serve tanto lavoro e serve più celerità, velocità e più decisionismo”.