Pittella e Berlinguer: netta contrarietà a estrazioni in mare
“Quello di oggi a Roma credo sia stato un incontro utile, costruttivo, improntato – come avevo auspicato – alla linea del dialogo tra le Regioni, da un lato, e il ministero dello Sviluppo Economico, dall’altro, anche grazie alla sensibilità ancora una volta manifestata dalla sottosegretaria, Simona Vicari, che personalmente ringrazio”. Lo ha dichiarato il presidente Marcello Pittella, a margine della riunione in cui sono state ribadite la posizione, “che è di netta contrarietà”, della Regione Basilicata alle estrazioni in mare e la richiesta di sospendere l’iter delle autorizzazioni richieste dalle compagnie petrolifere.
“Coerentemente con quanto sostenuto a Policoro, prima, e a Termoli, poi, la Basilicata, insieme con le altre Regioni, sosterrà in tutte le sedi a ciò deputate – ha continuato Pittella – la necessità di difendere l’Adriatico e lo Ionio dall’invasione delle trivelle, nella consapevolezza che debbano valere anche per il Golfo di Taranto e per le altre aree sensibili dei nostri mari quelle previsioni legislative contenute nella legge n. 9 del 1991 che, come è noto, vietano ogni attività estrattive nei Golfi di Napoli, Salerno e Venezia”
Sin qui la dichiarazione del presidente Pittella.
Da aggiungere che questa mattina, nel corso di un’altra riunione, questa volta della commissione politica sull’ambiente, cui ha partecipato l’assessore regionale Aldo Berlinguer, è stata ribadita la linea dura del governo regionale su ricerca e coltivazione di idrocarburi in mare. Linea condivisa da gran parte delle altre regioni presenti, tra le quali Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Sardegna ed altre, anche del centro-nord.
In discussione il recepimento della Direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni sugli idrocarburi a mare e lo schema di decreto legislativo predisposto dal Governo. Sul tavolo anche il cosiddetto “Manifesto di Termoli”: atto di indirizzo elaborato dall’Assessore Berlinguer facendo sintesi delle posizioni espresse durante la riunione tenutasi a Termoli il 24 luglio scorso alla presenza dei rappresentanti di sei regioni italiane: Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria.
“Si tratta di un atto di indirizzo, ha detto l’assessore Berlinguer, nel quale, finalmente, alcune regioni del centro-sud si sono ritrovate per definire una linea comune e chiedere con forza che le comunità locali siano coinvolte nei processi decisionali su questa materia”.
La Commissione ambiente ha preso atto del Manifesto e convocato prossime riunioni per la sua formale adozione come documento di indirizzo politico di tutte le Regioni italiane.