Beni culturali: riapre piattaforma on line patrimonio intangibile

Oggi in un incontro con i sindaci, la dirigente regionale Minardi ha evidenziato le opportunità del sistema e della legge 27/ 2015, per creare sviluppo e occupazione

Si riapre la piattaforma del patrimonio culturale intangibile della Basilicata. Uno strumento on line su cui censire i beni immateriali che costituiscono l’elemento essenziale della identità culturale lucana. Un iter in cui le amministrazioni locali hanno un ruolo propositivo. Di questo si è parlato oggi in un incontro, tenutosi presso la sala Inguscio,  con i sindaci lucani. La dirigente dell’Ufficio regionale Sistemi Culturali e Turistici, Patrizia Minardi, ha spiegato le modalità di accesso e di gestione del sistema, evidenziando soprattutto le opportunità offerte dalla legge 27 del 2015, adottata lo scorso 28 luglio, che considera il patrimonio culturale e immateriale della Basilicata imprescindibile per la crescita civile, sociale ed economica del territorio.
“La legge – ha spiegato Minardi ai tanti sindaci presenti – favorisce la valorizzazione, la gestione e la fruizione di tutti i contenitori culturali che hanno valenza regionale. Si creeranno sviluppo e nuova occupazione attraverso i fondi strutturali e i fondi regionali di coesione e di sviluppo, recuperando una programmazione triennale. Grazie alla piattaforma, inoltre, si accorciano le procedure burocratiche, poiché le pratiche con le informazioni valide sono ammesse a finanziamento “.
La nuova programmazione si aggancia anche al progetto Basilicata 2019 per creare un sistema virtuoso con attività culturali funzionali e interessanti.
“Oggi cultura e turismo – ha concluso Minardi – vanno di pari passo. Non sprechiamo quest’occasione. Le nuove imprese e quelle già mature collaborino con la Regione e con i Comuni per un triennio che può essere determinante per la Basilicata”.
Il presidente della Task Force “Patrimonio Culturale” Corcella, invece, ha sottolineato come il patrimonio culturale svolga un ruolo importante in termini di identità e di sviluppo economico.
“Le feste, i riti, gli eventi per  essere  socialmente riconosciuti dovranno avere un minimo di rapporto con la tradizione del luogo. Molte iniziative che fanno capo ad un evento storico spesso non rivelano una maturazione piena di valorizzazione. Le iniziative devono affondare le radici nel passato, le iniziative devono connettersi alle tradizioni. Il nostro intento è che la Task Force possa accompagnare le comunità nel lavoro di censimento delle schede. Intendiamo fornire indicazioni utili per arrivare a schede precise che trovino immediate risposte”.