Matera, gli effetti dei cambiamenti climatici sull’acqua
“L’acqua ha una rilevanza fondamentale non solo come risorsa di vita, ma incide anche su diversi aspetti della vita locale, dalla identità culturale dei territori alle politiche locali. Ecco perchè abbiamo voluto organizzare questo incontro attraverso una piattaforma interdisciplinare capace di coinvolgere diversi settori, compresa l’archeologia e l’antropologia”. Lo ha detto il magnifico rettore dell’Università degli studi della Basilicata, Aurelia Sole, intervenendo all’apertura del “Mediterranean Forum on water resources” in corso nella Casa Cava, a Matera.
“E non è un caso – ha aggiunto Sole – che abbiamo deciso di organizzare questa importante iniziativa a Matera, capitale europea della cultura per il 2019 e patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco proprio per l’ecosistema straordinario dei Sassi basato su una corretta e sostenibile gestione della risorsa idrica. La Basilicata è una regione con una grande disponibilità di risorsa idrica ed è stata capace di costruire una prima forma di federalismo solidale in Italia attraverso l’accordo con la Regione Puglia. L’acqua richiede un sistema di responsabilità in cui politica e scienza devono poter trovare un punto di incontro. Ecco perché mi auguro che questo incontro possa diventare un luogo permanente di confronto con cadenza annuale capace di mettere in campo competenze e indirizzi utili a organizzare un sistema moderno ed efficiente di gestione della risorsa idrica”.
Subito dopo è intervenuto Lucio Ubertini, responsabile Unesco della risorsa acqua: “Occorre mettere in atto tutte le azioni necessarie affinchè venga rivista e potenziata, ai fini di protezione e sicurezza civile, la collaborazione con la comunità scientifica individuando i gruppi di ricerca, la loro collaborazione gestionale ed i rispettivi statuti”.
I successivi interventi si sono soffermati sul rapporto fra la risorsa idrica ed i cambiamenti climatici. Su questo tema ha parlato Antonio Navarra, Presidente del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. “Gli effetti dei cambiamenti climatici sull’acqua – ha detto Navarra – sono molto importanti e riguardano tutto il pianeta. In particolare, incidono sulla frequenza e sulla intensità delle piogge a seconda delle aree e delle stagioni. Il Cmcc ha lo scopo proprio di studiare i temi riguardanti i cambiamenti climatici e rappresenta, a livello nazionale e internazionale, un punto di riferimento istituzionale per decisori pubblici, istituzioni, aziende pubbliche e private che hanno bisogno di supporto tecnico-scientifico”.
Farid A. e Bannayan M. dell’Università dell’Arizona (Tucson, Usa) hanno sottolineato come presto tutte le regioni del mondo avranno un impatto negativo sulla gestione della risorsa idrica a causa dei cambiamenti climatici, E a una domanda crescente dovuta a un aumento esponenziale della popolazione bisogna fare i conti con una disponibilità sempre più ridotta dell’acqua. Ecco perché da oggi bisogna programmare una fitta attività di difesa attraverso un aumento delle aree verdi e l’uso di energia sostenibile.
A chiudere la mattinata docenti dell’Università di Torino che si sono soffermati su alcuni modelli di impianti idrici innovativi.
Il secondo appuntamento è per domani, 20 ottobre, sempre nella casa cava, con inizio alle 9.30. La sessione tematica sarà dedicata all’acqua in rapporto all’archeologia, alla storia e alla antropologia.