L’azione del buon Governo non si ferma, al via la nuova legge sullo spettacolo

10850187_752153648203401_881665993592320560_nLa questione petrolio, in tutte le sue declinazioni è giunta ormai alla sue battute decisive, ha inevitabilmente occupato spazio e tempo delle ultime settimane. I miei e quelli di buona parte del mio governo. Ma a nessuno è sfuggita la rilevanza di alcuni provvedimenti e interventi che in queste stesse settimane hanno visto la luce.
Parlo della legge regionale sullo spettacolo, che colma un vuoto normativo ormai non più tollerabile, vera rivoluzione culturale come molti operatori del settore l’hanno definita. Una legge che per la prima volta distingue linguaggi (musicali, teatrali, cinematografici…) e strumenti di programmazione, riconosce professionalità, funzioni e ruoli legati all’occupazione. E rilancia, complessivamente, l’offerta culturale regionale, riconoscendo premialità ai professionisti dello spettacolo o a coloro che vogliono diventarlo. Applicando, di fatto, criteri di contribuzione mai sperimentati prima.
E ancora, del Reddito minino di inserimento. Ossigeno per la platea di quegli ultimi e penultimi che il governo regionale ha deciso di non abbandonare. Strumento finanziato con circa 40 milioni di euro l’anno a cui va aggiunto uno specifico fondo per Province e Comuni.
Dal prossimo gennaio, sarà poi operativo Il “Nuovo Sistema di Valutazione” regionale grazie al quale cittadini, associazioni, imprese, professionisti potranno essere informati – consultando il sito istituzionale dell’ente – sulle attività, i servizi, la qualità dell’operato e la tempistica degli uffici. Un sistema che esalta la trasparenza degli obiettivi, la chiarezza dei rapporti e la responsabilità delle azioni, nella convinta consapevolezza che solo in questo modo è possibile praticare quel cambiamento della gestione della macchina amministrativa predicato e poco praticato. Perché a cambiare è il metodo di valutazione nel suo complesso, un metodo condiviso con gli stessi dipendenti che inaugura quella stagione di partecipazione e trasparenza da tempo attesa.
Non ultimo dato da rilevare l’inserimento, tra i requisiti contenuti nel bando per l’efficientamento energetico, del nuovo modello Isee per la certificazione dei redditi che renderà la misura maggiormente equa in fase di valutazione. Una modifica introdotta, auspicata da più soggetti, e che giustifica il ritardo nell’avvio del bando.
L’azione del buon governo non si ferma. Neppure quando i riflettori sono puntati altrove.