Buon lavoro a Polito, nuovo direttore del Corriere del Mezzogiorno

Gentile direttore Polito,

nel manifestare il mio personale compiacimento per la Sua nomina a direttore responsabile del Corriere del Mezzogiorno, che premia il Suo impegno professionale, da me particolarmente apprezzato, di editorialista del Corriere della Sera, Le invio da lettore del Suo giornale, prima ancora che da Presidente della Regione Basilicata, un forte, fortissimo “in bocca al lupo” a fronte di una sfida che, come Lei stesso ha scritto ieri, presenta caratteri di forte complessità.
La stessa complessità con la quale, ai diversi livelli di responsabilità, un po’ tutti, nel Mezzogiorno, siamo chiamati a confrontarci, come peraltro, per una casuale coincidenza, ho avuto modo di evidenziare proprio ieri, in Consiglio regionale, illustrando la relazione programmatica del nuovo governo lucano da me presieduto, a seguito delle elezioni anticipate del 17 e 18 novembre scorsi.
Condivido pienamente, essendomene fatto portavoce a mia volta nella massima assise di Basilicata, i toni preoccupati dell’editoriale con il quale s’è presentato ai lettori del CorrMezz, per il crescente divario tra Sud e Nord del Paese, a causa di una crisi economica che è stata affrontata in questi anni con una sbagliata “ricetta nordista”, figlia di “un federalismo pasticcione e confuso”.
Proprio sulla base di queste considerazioni, da me esplicitate anche nel corso della campagna elettorale, nei giorni scorsi, ho scritto una lettera ai miei colleghi Presidenti di Campania, Puglia e Calabria, Caldoro, Vendola e Scopelliti, nella quale ho proposto di mettere a punto una strategia comune per il rilancio del Mezzogiorno, cogliendo le opportunità offerte dalla nuova programmazione comunitaria 2014/2020 soprattutto sul fronte delle grandi opere infrastrutturali, in grado di rilanciare l’economia delle nostre Regioni e di fare del Mezzogiorno d’Italia un vero e proprio “ponte” economico e culturale tra il Nord Africa e il Nord Europa.
Sono certo che anche il Corriere del Mezzogiorno, sotto la Sua direzione, si farà promotore, alla pari degli altri giornali del Sud, di un dibattito a più voci in Basilicata, Calabria, Campania e Puglia che possa far compiere alla classe dirigente meridionale quel salto di qualità che spesso è mancato negli ultimi decenni e del quale, mai come oggi, vi è assoluto bisogno se vorremo salvare le nostre Regioni e, con esse, l’intero Paese.
Con gli auguri di buon lavoro e con i sensi della mia stima, La prego, gentile Direttore, di accettare i saluti più cordiali.